Dal 1999, la Fondation Bettencourt Schueller sostiene e incoraggia i mestieri d’arte in Francia attraverso il Prix Liliane Bettencourt pour l’intelligence de la main, prestigioso riconoscimento che premia l’eccellenza, l’innovazione e la collaborazione nell’ambito dell’artigianato artistico. La mostra ripercorre la storia della Fondazione e del suo Premio, e presenta al pubblico il lavoro dei maestri d’arte ai quali è stato conferito questo riconoscimento d’eccellenza. Il percorso rivela inoltre come il Premio si sia evoluto nel corso degli anni per riflettere la varietà e la ricchezza dei mestieri d’arte in Francia.
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«Affinché una tradizione si mantenga viva, deve essere costantemente reinventata».
Olivier Brault, direttore generale della Fondation Bettencourt Schueller
Per secoli la terra grezza è stata l’ingrediente principale delle creazioni umane. Quale miglior materiale, quindi, per mettere in scena una mostra che celebra l’artigianalità? Per farci scoprire i maestri d’arte francesi, il designer belga Ramy Fischler, che vive e lavora a Parigi, ha ideato una spettacolare struttura modulare costituita da blocchi di terra, simbolo del lavoro artigiano. La storia della Fondation Bettencourt Schueller è incisa e proiettata nella terra mentre le cerimonie di premiazione sono presentate in una serie di video. In questo contesto essenziale e molto evocativo è possibile ammirare 14 opere realizzate da altrettanti vincitori del Premio, accuratamente selezionate per rappresentare l’evoluzione del Premio e la varietà dei mestieri d’arte francesi.
Realizzati dal regista Alain Fleischer di Le Fresnoy – Studio National des Arts Contemporains, 17 film in realtà virtuale ci permettono di ammirare da vicino l’incredibile maestria di 30 vincitori del Prix Liliane Bettencourt pour l’intelligence de la main. Entriamo direttamente nelle botteghe per ammirare da vicino gli strumenti, i materiali e le tecniche impiegati dai migliori artigiani francesi: un artigiano del legno nella Valle della Marna, un orafo nel dipartimento della Gironda, un incisore nel dipartimento del Giura. Osserviamoli al lavoro per scoprire la loro prospettiva e apprezzare l’artigianato d’arte francese e quanto sia luminoso il suo futuro, via via che le giovani generazioni decidono di abbracciare una nuova professione.
GEOFFROY e ARMANDE DE BAZELAIRE — ebanisti
PHILIPPE BODART — liutaio
CHRISTOPHER CLARKE — costruttore di strumenti musicali
GRÉGOIRE DAMICO — liutiaio e costruttore di chitarre e bassi
BRUNO DESNOUES — restauratore di legno scolpito
PIERRE HULOT — costruttore e restauratore di strumenti a fiato
JEAN-CLAUDE KERVROEDAN — ebanista
ROGER MÉNÉTRIER — carpentiere
JEAN-JACQUES PAGÈS — liutaio
ALAIN TARAL — rilegatore-ebanista
GROUPE XILOS : MARTIN SPRENG, FRANCIS BALLU, RÉMI COLMET DAAGE — ebanisti
BERNARD DEJONGHE — scultore
ANTOINE LEPERLIER — scultore del vetro
JANINE JACQUOT-PERRIN — decoratore del vetro
GHISLÈNE JOLIVET — designer del vetro
PASCALE RIBEROLLES — soffiatore del vetro
WILLIAM VÉLASQUEZ — pittore del vetro
KIM YEUN KYUNG — vetraio
UDO ZEMBOK — pittore del vetro
PIERRE BAYLE — ceramista †
ROBERT DEBLANDER — ceramista †
HAGUIKO — ceramista
ANNE-LISE COURCHAY — rilegatore
FLORENT ROUSSEAU — rilegatore
JEAN STRAZZERI — guantaio
DOMINIQUE DEMONGIVERT, STELLA CHENG, PATRICE BUIA, NICOLAS CLERGET, CYRIL MAYANCE, BERTRAND PELLÉ — intagliatori di pietre
GUILLAUME BOISANFRAY, RÉGIS DELTOUR, JULIEN DEBRAUX — intagliatori di pietre
BERNARD SOLON — costruttore di arnesi da lavoro
CHARLES BENNICA — coltellinaio
PIERRE CHRISTEL — smaltatore
DOMINIQUE FOLLIOT — artigiano del rame
JACQUES DIEUDONNÉ — scultore
CHRISTIAN MORETTI — fabbro, coltellinaio
CATHY CHOTARD — argentiere, gioielliere
ROLAND DARASPE — argentiere
LUDOVIC AVENEL — ebanista
ALAIN GUÉROULT — ebanista e restauratore
EMMANUELLE DUPONT — ricamatrice, scultrice tessile
MARIE-HÉLÈNE GUELTON — artista tessile
ALICE HEIT — tessitrice
NELLY SAUNIER — artista delle piume
LOÏC NÉBRÉDA — mascheraio
KRISTIN MCKIRDY — ceramista
ISABELLE GUÉDON, BENJAMIN CARON — costruttore di mobili in pelle
GLADYS LIEZ — artigiano del rame
ÉRIC LEBLANC — gessaio, decoratore, artigiano dello stucco
FRANÇOISE FABRE, JEAN-MARC LAVAUR — guantai
FRANÇOIS-XAVIER RICHARD — creatori di carte da parati
AURÉLIE LANOISELÉE — ricamatrice, designer di tessuti
XAVIER LE NORMAND — artista del vetro, soffiatore
Tatents d'exception :
JULIAN SCHWARZ — scultore e intagliatore del legno
Dialogues :
CLAUDE AÏELLO — ceramista & MATHIEU LEHANNEUR — designer
Tatents d'exception :
JEAN-NOËL BUATOIS – coltellinaio
Dialogues :
SÉVERINE DUFUST, ZÉLIE ROUBY, JEAN DUFOUR, RAELYN LARSON, QUENTIN MARAIS, DOMINIQUE POUCHAIN — ceramisti & GUILLAUME BARDET — designer
Tatents d'exception :
WAYNE FISCHER — ceramista
Dialogues :
BERNADETTE N’GUYEN — modellista, couturier
MAURICE BARNABÉ — chairmaker, saddler
JEAN-PAUL MAHÉ — costruttore di sedie, sellaio
ROBERT STADLER — designer
Tatents d'exception :
MYLINH NGUYEN — tornitore di metalli
Dialogues :
FRÉDÉRIC RICHARD — gilder
EMMANUEL JOUSSOT — ebanista
ÉRIC BENQUÉ — designer
Tatents d'exception :
NATHANAËL LE BERRE — artigiano del rame
Dialogues :
GÉRARD BORDE — ceramista
MARC AUREL — designer
Parcours :
CENTRE INTERNATIONAL D’ART VERRIER (CIAV) DE MEISENTHAL
Tatents d'exception :
CHRISTIAN BESSIGNEUL — incisore
LAURENT NOGUES — sbalzatore
Dialogues :
NICOLAS MARISCHAEL — argentiere
FELIPE RIBON — designer
Parcours :
ASSOCIATION OUVRIÈRE DES COMPAGNONS DU DEVOIR ET DU TOUR DE FRANCE
Tatents d'exception :
DIDIER MUTEL — incisore, intagliatore
Dialogues :
PIERRE-ALAIN PAROT — vetro artistico
VÉRONIQUE ELLENA — visual artist
Parcours :
LABEL « DENTELLE DE CALAIS-CAUDRY » CRÉÉ PAR LA FÉDÉRATION FRANÇAISE DE DENTELLES ET BRODERIES
Tatents d'exception :
STEVEN LEPRIZÉ — ebanista
Dialogues :
DAVID DE GOURCUFF — stampi artistici
AKI COOREN, ARNAUD COOREN — designers
Parcours :
MAISON DE L’OUTIL ET DE LA PENSÉE OUVRIÈRE (MOPO)
Nathanaël Le Berre, artigiano del rame
Bernadette N’Guyen, modellista, couturier, Maurice Barnabé, costruttore di sedie, sellaio, Jean-Paul Mahé, sellaio e Robert Stadler, designer
Pierre-Alain Parot, vetro artistico e Véronique Ellena, visual artist
Label «Dentelle de Calais-Caudry», Fédération française de dentelles et broderies
David de Gourcuff, stampi artistici e Aki Cooren, Arnaud Cooren, designer
Centre International d’Art Verrier de Meisenthal
Séverine Dufust, Zélie Rouby, Jean Dufour, Raelyn Larson, Quentin Marais, Dominique Pouchain, ceramisti e Guillaume Bardet, designer
Mylinh Nguyen, tornitrice di metalli
Come una famiglia animata da uno spirito imprenditoriale e dalla consapevolezza del suo ruolo sociale, Fondation Bettencourt Schueller persegue la missione di scovare i talenti e sostenerli nel loro progresso. Dedica il suo tempo e le sue energie alla selezione, al sostegno e alla valorizzazione di quanti oggi immaginano il mondo di domani in tre aree che contribuiscono in modo concreto al bene comune: le scienze della vita, le arti e l’inclusione sociale. Fedele al suo spirito filantropico, conferisce premi e appoggia progetti attraverso donazioni e aiuti mirati. Sin dalla sua creazione alla fine degli anni Ottanta, la Fondazione ha dato il suo sostegno a circa 520 premiati e 1.600 progetti sviluppati da diversi gruppi, associazioni, istituzioni e organizzazioni.
Co-fondatore dell’evento «Designer’s Days» di Parigi, consulente per molte istituzioni e aziende di design e membro fondatore di «Bourse Agora pour le design» rivolta a giovani designer professionisti sotto i 40 anni, Alain Lardet è stato chiamato dalla Fondation Bettencourt Schueller per supervisionare lo sviluppo della mostra «Pour l’intelligence de la main»: un evento unico che celebra la ricchezza e la vitalità dei mestieri d’arte in Francia.