Siamo abituati a vedere gli stilisti di moda sotto la luce dei riflettori, ma la maggior parte di noi non sa che dietro le loro meravigliose creazioni c’è il lavoro di tanti artigiani di talento. Judith Clark, studiosa specializzata nella curatela di mostre dedicate alla moda, rimette al centro i maestri artigiani e le loro competenze, oggi più che mai elementi essenziali della moda contemporanea. Ispirandosi ai mestieri d’arte della moda e al suo stesso percorso professionale, Judith Clark ci dimostra non solo quanto sia importante la collaborazione tra stilisti e artigiani, ma anche come la mano sia capace di trasformare le materie prime e il ruolo fondamentale dell’artigianato nella moda e nel modo in cui questa viene messa in mostra.
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La moda è un processo in costante evoluzione. Allo stesso tempo, gli stilisti continuano a ispirarsi a tecniche artigianali secolari quali la goffratura, il plissé, la tessitura e l’oreficeria... Quando ricorrono alla tradizione, gli stilisti sono in grado di trasformarla, creando capi innovativi e d’effetto. Basta osservare le sculture gioiello di Naomi Filmer o il modo in cui Dai Rees usa la pelle goffrata per realizzare originali cappelli e gonne.
La prova più tangibile del potere della mano è nella sua abilità di trasformare le materie naturali. Una gonna di Chanel disegnata da Karl Lagerfeld ricamata con perline di legno. Una stola in rafia di Schiaparelli. Un abito di Capucci tempestato di piccoli sassolini. Questa mostra ci permette di apprezzare come la natura possa diventare una fertile fonte di ispirazione per gli stilisti quando questi si affidano alle mani esperte dei maestri d’arte.
Natacha Ramsay-Levi, direttore creativo di Chloé, ha realizzato un abito in popeline di seta stampata con le illustrazioni appositamente create dall’artista Rithika Merchant. Ispirato dalla visione di Judith Clark e dalla piscina che fa da palcoscenico alla mostra, il celebre creatore di cappelli Stephen Jones ha dato vita a tre nuovi modelli molto speciali. Questi e altri capi spettacolari celebrano la collaborazione tra maestri d’arte e stilista e dimostrano come la mano dell’uno sia in grado di amplificare la creatività dell’altro.
Utilizzando gli stessi materiali naturali dei capi protagonisti della mostra, l’allestimento ideato da Judith Clark sottolinea come l’artigianalità sia fondamentale non solo nel creare la moda, ma anche nell’esporla. I manichini di Bonaveri sono realizzati a mano su misura per Homo Faber, così come le parrucche di paglia di Angelo Seminara e il pizzo irlandese che veste un manichino alla cui mano è appeso un piccolo portamonete del secolo scorso.
Curatrice di mostre dedicate alla moda, Judith Clark è professore di Moda e Museologia presso la University of the Arts London, dove è anche co-direttrice del Centre for Fashion Curation. A Londra ha fondato la prima galleria sperimentale per la moda. Da allora ha curato 40 mostre dedicate all’abbigliamento, collaborando tra gli altri con il Victoria and Albert Museum di Londra, il ModeMuseum di Anversa e Palazzo Pitti a Firenze. Nel 2015 ha ideato e curato l’esibizione inaugurale de La Galerie Louis Vuitton ad Asnières. Judith Clark tiene conferenze in tutto il mondo sul tema dell’esposizione museale nell’ambito della moda.
judithclarkcostume.com